Gli antichi mestieri: il presepaio

Continua la nostra rassegna alla riscoperta degli antichi mestieri, il simbolo del Mercatino di San Nicola, che da vent’anni a questa parte allieta le vacanze natalizie dei genovesi con le sue particolarità artigianali e non solo. Oggi andremo alla riscoperta di un mestiere prettamente natalizio, il presepaio.
Siamo così andati insieme a Silvano, il presepaio storico del Mercatino, a rispolverare un mestiere particolare e antico. Silvano ha cominciato a costruire presepi a 11 anni, coltivando un hobby. Questo hobby ben presto si è trasformato in passione, in convinzione, fino a permettergli di diventare un maestro di questa vera e propria arte. I presepi di Silvano sono principalmente costruiti con la cartapesta, ma dettagliati con piccoli particolari in Das, esclusivamente modellati a mano. Il tutto viene poi pitturato con “colori di terra” a base di zinco. Particolarità dei presepi di Silvano è l’utilizzo di molti materiali di recupero: una retina di plastica può diventare una finestra “arabeggiante”, una borsa di vimini  può trasformarsi in pareti per la mangiatoia di Gesù Bambino. Un fatto di cui noi non addetti ai lavori non ci rendiamo conto è l’incredibile gioco di specchi, luci e prospettive che la composizione di un presepe comporta: gli specchi se ben posizionati fanno in modo che l’effettivo spazio della composizione risulti molto più ampio di quello che è in realtà, grazie a due specchi inclinati nella giusta maniera si possono ad esempio creare stradine e vicoli all’interno di un paesino.
Silvano ci racconta che ogni anno propone una nuova composizione, con un tema diverso. Quest’anno il tema è a sfondo arabo, e il risultato è davvero sorprendente, l’ambiente ricreato è curato nei minimi particolari, e risulta verosimile, è come avere davanti agli occhi un quadro in tre dimensioni. Ovviamente per raggiungere risultati di questo tipo servono senz’altro pazienza, esperienza e passione: “Quando faccio il presepio ritorno bambino – ci dice Silvano – mi immergo in un mondo mio, in cui tutto si ferma. Il tempo “al di fuori” di questo mondo vola senza che me ne accorga. Nonostante siano tanti anni che partecipo al Mercatino di San Nicola – prosegue Silvano – non mi manca mai la passione, e ogni anno vengo volentieri a presentare i miei lavori.

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